Mi piace pensare che ci siano delle grandi categorie dove si può dividere il tutto.

I baobab e le mangrovie.

ci corriamo dietro di continuo chi ha lo zaino in spalla e chi riesce a stare li dall’altra parte del vetro ad aspettare. In quel momento quello prima del decollo ogni singolo riflesso diviene importante. nell’attesa del vedere nell’altro un arcobaleno.

Piccole mani in questo caso si chiudono e aspettano che il padre sempre tenere all’apparenza nel tempo volubili.

Disnene è Irene Von Dorigotti. È antropofaga, lomografa e allieva alla Holden.

uno scritto mi conquista senza sconti e senza che ci siano santi che tengono: quando riesce a portarmi fuori con la sua musicalità da ogni contesto, fuori dalla pagina scritta, fuori anche dal mondo in un mondo fantastico e stupendo fatto di pura musica e per me questo è il momento.

Tutta la realtà è come un quadro di Seurat.

Biografia completa
Puntelli, reticoli di luce, guizzi d’acqua cristallina hanno cambiato tono: abbassati di qualche ottava. Eppure scurendosi guizzano ancora, salmoni dei paesi che hai visitato, falene attorno alla candela, l’alone di un Faro, del Faro sull’orizzonte maculato da Eolo. In controluce.scrivo tra gli interstizi del sonoro..ma non è silenzio, tra la respirazione e l’espirazione…ma non è trattenere. lancio un grido come fosse un soffio…e le parole le rotolano intorno come falene, guizzano come salmoni, s’ergono come un faro a testimoniarne la presenza. e poi si infrangono.
Cambiare la dimensione alle cose, trasformarle da reali a surreali. Le persone si trasformano in macchie d’inchiostro adornati da piume di pensieri.
Il mio veicolo di comunicazione col mondo è la scrittura.. e il mondo comunica con me tramite la lettera, che sia un libro o un cartello..la mia non è una comunicazione diretta, oggettiva ed esteriore, ma una comunicazione più interiore, più animica, più personale e soggettiva.